Cinico casual

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In questa puntata Serenap ha intervistato Franco Maresco in occasione del ritorno dell'indimenticata Cinico Tv, che fu sguardo 'abissale' (Enrico Ghezzi) sull'Italia degli anni Novanta, decennio chiave di un mutamento culturale. Esce infatti un DVD prodotto dalle Edizioni Cineteca di Bologna. La serie più estrema e corrosiva, cupa ed esilarante, disfatta e disfattista, oltraggiosa e rigorosa della televisione italiana approda a casual. Insieme a questo nel rubricone del cinema Ivan ha parlato di A life in a day, progetto documentaristico del Sundance festival andato in streaming su youtube. Simone santenote ha rimesso in circolo gli ExOtago usciti con un nuovo album. Giovanni in greeneverywhere ha fatto scendere la manna dal cielo (e se non sapete cosa è veramente la manna resterete molto sorpresi). Madame Fisac ci ha regalato le sue solite perle di saggezza minimal. Albertop nella queerculture ha segnalato alcuni film interessanti a tematica queer visti al Sundance festival e date due notiziucce allegre sui guai di Arcigay e della scuola italiana alle prese con omofobia e vaticano.

K di Kasual...K di Kristof

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Questo venerdi è approdata a CasualFriday la "Trilogia della città di K", libro-trittico (con relativo documentario) di una delle autrici piu' interessanti d' Europa. Lingua, sradicamento geografico, peso delle parole...nel toccante romanzo di Agota Kristof, ma anche nelle scelte musicali di questo casual appuntamento, all'insegna di musiciste donne che del verbo e della migrazione hanno fatto arte. Letture di Nicolò Bertozzo. Eppoi le altre rubriche: Giovanni in greeneverywhere ha spiegato cos'è un orto botanico. Serenap nel cinema ha parlato de La versione di Barney. Simone in santenote ha portato i finti Daft Punk o quelli veri con un altro nome The third twin. Petra ci ha portato in studio un fotografo-poeta Mattia Burattin e il suo amico lettore Andrea Maistrello, in mostra allo spazio Fragile continuo. Madame Fisac in collegamento dalle strade di Bologna ci ha raccontato un'altra delle sue avventure con Madame Canc e le sue perle.

Casual is back !!

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E' tornata in diretta la comunità di recupero di Casual Friday. Se non eravate in diretta a curarvi con noi lo potete fare ora col podcast. Forti dosi di ottima musica, rubriche culturali di altissimo spessore, ospiti in studio e soprattutto litri di prosecco. Abbiamo avuto infatti Sara di Let's queer in veste di Barattolina che ci ha parlato della serata di Sabato 15 gennaio allo scalo SDonato di Bologna (Barattolo Pride) per raccolgiere fondi in vista dell'Europride di Roma quest'anno. Insieme a lei nella queerculture abbiamo dispensato le solite buone notizie dal maedioevo (il paese in cui vivete, avete presente?). Giovanni in greeneverywhere ci ha fatto scoprire un cactus allucinogeno molto comune anche da noi, il San Pedro, che tutti in studio sembrava lo avessimo assunto in dosi massiccie. Così come Madonna che canta La isla bonita (non poteva mancare, mai farsi mancare il peggio). Madame Fisac ha come sempre portato 450 cose di cui parlare di cui poi nonha parlato. Ma è riuscita comunque a dispensare consigli utili...beh forse non utili ma sicuramente eleganti. Il cinema si è diviso in due, Ivan ha parlato di "American story (Away we go)" e Serenap di "NY I love you" e così per la prima volta nella storia di casual non hanno litigato. Petra nel suo vegcorner in studio con noi ci ha spiegato perchè sarebbe meglio non bere latte e mangiare troppo formaggio. Tra luoghi comuni e nostri tentativi di disturbarla è riuscita nel suo intento.
PS A dimostrazione dell'alto livello dei nostri ascoltatori nonchè ospiti sul divano più casual della radiofonia, leggete qui:

"Sul vostro divano mi accomodai
e le membra tristi sistemai
e pensai: suvvia Casual Friday sta dando il via,
quindi riavvia,
archivia suvvia,
...e preparati ad abbracciare
discorsi da acclamare!
Vi ho osservato, a volte ho scattato,ma di più vi ho ascoltato
e sapete cosa ho imparato?
a considerare i cactus come libertini, i latticini come birichini,
a pensare che New York sia una città da amare ma anche da appurare e
che anche i Verdena sono da interpretare,
ma che c'è tanto da raccontare e a me non resta che sintonizzare il
mio Pathos su Radiokairos"
byValeSvalilla